Montura e il futuro del Brand Outdoor
Intervista a Marco Busa
Nel mondo dell’outdoor, l’identità di un brand è tanto più preziosa quanto più rispecchia i valori autentici e le storie che lo compongono. Marco Busa, amministratore di Montura, è un uomo che ha vissuto e respirato la montagna, e ha portato questa passione nelle sue esperienze professionali, dove il prodotto e il brand si intrecciano in un connubio che va ben oltre il marketing tradizionale. Nel corso di questa intervista, Marco ci ha raccontato del suo lungo percorso, delle sfide affrontate e del significato profondo che un brand può avere nella vita di chi lo sceglie. Scopriamo di più.
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Chi è Marco Busa
Marco Busa ha dedicato la sua carriera al mondo dell’outdoor, iniziando un percorso che mescolava passione e competenze tecniche. Laureato in Economia a Londra, la sua carriera è iniziata in modo piuttosto precoce, entrando subito nel cuore dell’industria sportiva. La sua passione per gli sport di montagna lo ha portato a lavorare per aziende iconiche del settore, tra cui Salomon e CamelBak, dove ha ricoperto ruoli di rilievo e ha contribuito alla crescita e al rafforzamento dei brand in mercati internazionali. Lavorando prima negli Stati Uniti, poi in Europa e ora in Italia, ha maturato un’esperienza diversificata che ha spaziato dal marketing alla gestione operativa.
Nel suo percorso, Marco è stato anche General Manager del gruppo Oberalp, che include brand noti come Salewa, Dynafit e Wild Country. Oggi è amministratore di Montura, un marchio che ha portato con sé una lunga tradizione di alta qualità nel mondo dell’outdoor. Montura non è solo un brand di abbigliamento, è la materializzazione di un sogno: quello di creare la “sartoria dell’atleta”, un progetto che Marco ha abbracciato con grande passione e visione. Un’azienda che non si accontenta di vendere prodotti, ma che punta a trasmettere valori profondi e a costruire relazioni autentiche con i suoi consumatori.
Un brand con un’identità forte
Nel mondo dell’outdoor, la competizione è intensa, ma l’autenticità del brand è ciò che lo distingue. Marco Busa parla con chiarezza della forza di Montura e del suo impegno nel non scendere a compromessi: “Montura è un brand tecnico, non un brand fashion”, afferma con convinzione. La visione di Montura si basa sull’autenticità e sulla ricerca del prodotto perfetto, un valore che rispecchia la sua natura radicale e focalizzata sulla qualità. La sfida per un brand come Montura è riuscire a mantenere la propria essenza senza cedere alle pressioni di un mercato che spesso guarda più ai numeri che ai valori fondamentali.
Un altro aspetto interessante del discorso di Marco riguarda la gestione dei brand all’interno di un gruppo. Quando ha lavorato per Oberalp, ha gestito brand che, pur operando nello stesso settore, si differenziavano per valori, target e approccio. Salewa, Dynafit e Wild Country sono tutti marchi outdoor, ma ognuno di essi ha una sua identità e una storia che va rispettata. Marco ci ricorda che “sebbene il prodotto possa sembrare simile, la natura del brand è unica e inconfondibile”. Questo tipo di diversificazione è fondamentale per creare una connessione forte e genuina con i consumatori, evitando che si crei una confusione tra brand che, pur trattando lo stesso tipo di prodotto, devono mantenere un’identità ben definita.
Il ruolo del brand nella cultura e nella vita delle persone
Uno degli aspetti più affascinanti emersi durante l’intervista è l’approccio di Marco riguardo alla percezione del brand a livello globale. “I brand devono restare fedeli ai propri valori, indipendentemente dal mercato in cui si trovano”, afferma con fermezza. Una riflessione che si è dimostrata particolarmente rilevante quando si parla di adattamento culturale.
In Asia, ad esempio, la percezione di un brand può variare notevolmente a causa delle differenze culturali, ma Marco sostiene che l’essenza di un brand non deve mai cambiare. “Il brand deve essere sempre coerente con il suo essere”, dice, “eppure deve sapersi adattare nelle modalità di comunicazione, nelle campagne pubblicitarie e nei metodi distributivi”.
Montura, ad esempio, ha fatto breccia in un mercato complesso come quello della Corea del Sud, nonostante le montagne siano più basse rispetto a quelle europee. Il successo di Montura in Corea è frutto di un posizionamento radicale, dove la qualità tecnica e l’autenticità del prodotto hanno trovato una forte rispondenza nei consumatori locali. “Eravamo diversi dagli altri”, racconta Marco, “eravamo radicali, sfacciati, ma sempre coerenti con la nostra natura tecnica”. Questo esempio dimostra che, nonostante le differenze culturali, l’autenticità e i valori del brand possono attraversare le barriere geografiche e culturali, raggiungendo una platea globale.
Il brand e la leadership: proteggere i valori
Il compito di proteggere e far evolvere un brand è un aspetto cruciale del ruolo di un amministratore, come sottolinea Marco Busa. “Un brand non è una democrazia, ma una monarchia”, dice, citando un insegnamento ricevuto dalla sua prima mentore, una delle fondatrici di The North Face. La coerenza è il fondamento su cui si costruisce un brand duraturo, e Marco crede che siano poche le persone in grado di guidarlo in modo corretto.
Questi “guardiani del brand” devono fare attenzione a non cedere a richieste che potrebbero snaturare il valore autentico del marchio. La gestione di un brand implica ascoltare i consumatori, adattarsi al cambiamento, ma senza mai tradire ciò che si è. La sfida consiste nel mantenere l’equilibrio tra evoluzione e fedeltà ai propri valori.
Un altro aspetto che emerge è la necessità di coinvolgere l’intero team nella visione del brand. Non è sufficiente che solo una persona decida la direzione del brand: è fondamentale che tutti, dal marketing al prodotto, siano allineati su ciò che il brand rappresenta e su come comunicare questo messaggio ai consumatori. Marco ci racconta come, nella sua esperienza, abbia visto aziende storiche non evolversi, rimanendo ancorate al passato e perdendo il contatto con i consumatori. La lezione, dunque, è chiara: il brand deve evolversi, ma sempre rimanendo fedele alla sua identità.
Il brand secondo Marco Busa
“Un brand è il valore che riesce a trasmettere“
In una società sempre più orientata al consumo e alla velocità, è il valore profondo che un brand riesce a comunicare a fare la differenza. Per Marco, il brand non è solo un logo o una strategia di marketing: è ciò che il consumatore vive, un’esperienza che va oltre il prodotto stesso. La capacità di un brand di toccare le emozioni, di risvegliare una connessione autentica, è ciò che lo rende immortale.
Conclusione: la passione che guida il successo
In chiusura, Marco ci offre un consiglio che riassume il suo approccio alla vita e al lavoro: “Ama ciò che fai”. La passione è la forza motrice che alimenta ogni passo, e senza di essa, ogni carriera e ogni brand rischiano di diventare vuoti. La motivazione è qualcosa che nasce dentro di noi, ed è questa che guida le scelte e le azioni. Marco Busa ci ricorda che il successo non dipende solo dal ruolo che si ricopre, ma dalla passione che si mette nel percorso.
In un mondo in cui i brand sono sempre più omologati e difficili da differenziare, Montura e Marco Busa ci insegnano che la coerenza, l’autenticità e la passione sono la vera forza che alimenta il successo. Un brand, come la montagna, è una sfida che richiede costanza, determinazione e, soprattutto, cuore.

L’Opinione del Brand Master
Marco Busa ha appreso sul campo concetti di branding profondi e fondamentali, che nessun percorso di studio avrebbe potuto trasmettergli con la stessa intensità. Ha lavorato con i migliori, affiancando persone che, attraverso l’esperienza concreta, sono riuscite a passargli significati autentici, senza ricorrere a teorie troppo sofisticate. Questo pragmatismo lo contraddistingue e gli rende merito: le scelte che oggi porta avanti per tutelare, sviluppare e, quando serve, proteggere il brand sono scelte virtuose che stanno già dando risultati tangibili.
Trovo particolarmente significativo che Marco abbia potuto vivere accanto a chi ha definito le azioni di branding “una monarchia e non una democrazia”. Un’affermazione che, al di là della provocazione, gli ha permesso di comprendere quanto sia essenziale, per chi sta al vertice, assumersi pienamente la responsabilità dello sviluppo del brand, con tutto l’onere che ciò comporta e che è necessario affinché il brand possa crescere davvero.