Il brand e la protezione della proprietà intellettuale
Intervista a Barbara Sartori
Nel mondo dei business moderni, il concetto di “brand” ha acquisito un’importanza che va ben oltre la semplice identificazione di un prodotto. È diventato un simbolo di valori, qualità e unicità. Ma cosa significa proteggere un brand? E come si può tutelare un elemento intangibile come la proprietà intellettuale, che spesso è il cuore di un’impresa?
Ne abbiamo parlato con Barbara Sartori, avvocato e partner dello studio legale CBA, specializzata in proprietà intellettuale e nuove tecnologie, con oltre 20 anni di esperienza nel settore. Una professionista che, con passione e dedizione, guida le aziende nella protezione dei loro asset più preziosi: le idee e le innovazioni.
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Chi è Barbara Sartori
Barbara Sartori è una figura di riferimento nel mondo del diritto della proprietà intellettuale. La sua carriera si è sviluppata nel corso di oltre venti anni, un cammino che l’ha vista specializzarsi nell’assistenza alle imprese riguardo la protezione dei propri asset intangibili, come marchi, brevetti e design. Partner dello studio legale CBA, Barbara ha avuto un’esperienza formativa internazionale, che l’ha portata a lavorare a Chicago, dove ha affinato la sua expertise in questo campo specifico. Tornata in Italia, ha contribuito significativamente alla diffusione della cultura della proprietà intellettuale nelle aziende venete, sensibilizzando gli imprenditori sulla necessità di proteggere e valorizzare i propri marchi, creazioni e innovazioni.
La sua carriera, iniziata con l’intento di non intraprendere la strada dell’avvocato tradizionale, si è orientata presto verso una pratica legale più dinamica e innovativa, quella della consulenza alle aziende in ambito commerciale. Barbara è convinta che la tutela della proprietà intellettuale sia fondamentale non solo per proteggere i diritti delle imprese, ma anche per aiutarle a crescere e svilupparsi, in un mercato sempre più competitivo e globalizzato. La sua expertise si estende dalla consulenza pre-contrattuale alla gestione dei contratti di licenza e distribuzione, fino alla difesa legale in caso di violazioni e contraffazioni.
La protezione della proprietà intellettuale: una necessità per le aziende
Nel mondo odierno, la protezione della proprietà intellettuale è diventata un aspetto fondamentale per le aziende che desiderano preservare il valore del loro brand. Ma cosa significa veramente tutelare un marchio o un brevetto? Per Barbara Sartori, la risposta non è solo legata alla registrazione formale, ma a un lavoro costante e attento nel monitorare e difendere l’identità aziendale.
Il suo lavoro quotidiano si concentra sulla consulenza alle imprese che sviluppano progetti di innovazione. “Assisto le aziende nella strutturazione dei loro progetti di innovazione e business, in particolare quelli creativi e innovativi”, racconta Barbara. Questo include la predisposizione di contratti complessi, come le licenze di marchio, accordi di distribuzione esclusiva o selettiva, sponsorizzazioni, e partnership strategiche.
Barbara chiarisce anche che la gestione dei contratti varia molto a seconda della natura del prodotto: nel caso dei prodotti core – cioè quelli fondamentali per l’identità del brand – è spesso il titolare stesso a sviluppare il design e supervisionare direttamente produzione e comunicazione. Quando invece si tratta di categorie secondarie, come ad esempio una licenza per la produzione di occhiali da parte di un brand noto nel settore moda, è il licenziatario a proporre le collezioni, mentre il brand owner mantiene un controllo sull’approvazione finale per assicurare coerenza con la brand identity.
E non tutto riguarda solo beni fisici: anche software, tecnologie brevettate o metodi di lavoro possono essere oggetto di accordi di licenza e richiedere specifiche clausole per garantire qualità e rispetto delle condizioni contrattuali. In questi casi, la protezione del brand si estende anche a elementi immateriali e alla corretta trasmissione dei valori aziendali.
La sfida della libera circolazione delle merci in Europa
Un aspetto complesso nella protezione della proprietà intellettuale in Europa è rappresentato dalla libera circolazione delle merci, che può limitare i diritti del titolare del marchio. Barbara spiega che, se un prodotto viene venduto in Italia, può circolare liberamente in altri Paesi dell’Unione Europea, senza che il titolare del marchio possa impedire tale distribuzione. Questo aspetto crea una sfida significativa per le aziende che desiderano tutelare i propri prodotti a livello internazionale, poiché, senza una registrazione adeguata del marchio, non si è protetti al di fuori dei confini nazionali.
La regolamentazione europea implica che le aziende debbano essere molto attente e strategiche nella registrazione dei loro marchi, soprattutto quando operano su più mercati. Non basta più registrare un marchio in un singolo Paese; è fondamentale farlo in tutti i Paesi in cui si desidera operare, oppure ricorrere alla registrazione di un marchio europeo o internazionale.
Il brand secondo Barbara Sartori
“Il brand è un segno che può essere una grafica, una parola, un’immagine, ma che veicola i valori dell’impresa”
Per Barbara, il brand è un simbolo che rappresenta un insieme di qualità e valori che l’azienda vuole comunicare. E non si tratta solo di un’etichetta, ma di un vero e proprio mondo che circonda il prodotto, i suoi ideali e la sua storia.
In passato, spiega, il brand aveva principalmente una funzione distintiva: permetteva cioè di riconoscere un prodotto e collegarlo a chi lo aveva realizzato. Oggi, invece, il brand è diventato molto di più. È proprio questa dimensione intangibile ed emotiva a renderlo un asset da proteggere con attenzione.
Questa visione del brand come strumento di trasmissione di valori, piuttosto che come semplice identificazione di un prodotto, è una riflessione importante per le aziende moderne, che devono comprendere che proteggere il brand non significa solo tutelarne l’aspetto grafico, ma anche i suoi valori e il suo impatto emotivo sui consumatori.
Conclusione: la potenza dell’innovazione e della protezione
L’esperienza di Barbara Sartori ci insegna che la protezione della proprietà intellettuale non è solo una questione legale, ma una vera e propria strategia di crescita per le imprese. La tutela del brand e degli asset intangibili è fondamentale per le aziende che vogliono prosperare in un mondo sempre più competitivo e globalizzato.
“Essere curiosi, stare al passo con le nuove tecnologie e studiare continuamente”, consiglia Barbara, è la chiave per affrontare con successo le sfide del futuro. Un brand ben protetto è un brand che può evolversi, innovare e affrontare con successo le sfide del mercato. E, come ogni innovazione, anche la tutela del brand è un percorso che richiede attenzione, passione e un impegno costante.

L’Opinione del Brand Master
Barbara Sartori ci ricorda con grande chiarezza che il brand è a tutti gli effetti uno degli asset immateriali di proprietà intellettuale più rilevanti che un’azienda possa creare, possedere e, soprattutto, difendere e valorizzare. È infatti un elemento distintivo nei confronti dei concorrenti e un potente strumento di riconoscimento per i clienti.
Un approccio di questo tipo non si può improvvisare: non è una pratica che si apprende in teoria per poi procedere a tentativi. Al contrario, richiede disciplina, rigore e consapevolezza, perché recuperare da scelte sbagliate è spesso estremamente complesso. Per questo è fondamentale agire con cautela e affidarsi a professionisti come Barbara, che con competenza ed esperienza sanno indicare la strada giusta, evitando percorsi rischiosi o fuorvianti.