The Big Brand Button | Cristian Modolo

Il mindset e i consigli per la gestione di una marca: intervista a Cristian Modolo

Cristian Modolo, responsabile Marketing e Comunicazione di Vicenzi SpA, ci porterà alla scoperta delle dinamiche aziendali di un gruppo che, sotto lo stesso cappello, gestisce tre brand differenti, Matilde Vicenzi, Grisbì e Mr Day, ciascuno con la sua specifica identità e un target definito. Oltre a questo, ci darà consigli particolarmente utili per coloro che lavorano in questo campo o per chi si sta affacciando a una professione simile alla sua.

Segui il podcast su Spotify oppure su YouTube.

Chi è Cristian Modolo

Cristian ha radici nel mondo aziendale sin dalla sua infanzia, quando accompagnava il padre, direttore vendite di un’importante azienda alimentare, a fare la spesa e lo aiutava a sistemare i prodotti di quel brand all’interno degli scaffali. 

Nonostante non abbia seguito le orme paterne, Cristian ha sempre desiderato intraprendere una carriera che lo portasse a vivere una realtà aziendale a 360 gradi. 

Per via delle sue esperienze professionali si è spostato in diverse regioni italiane e ha lavorato in multinazionali come Bonduelle e Cameo, dove ha contribuito a progetti particolarmente innovativi. Nel 2007 è approdato in Vicenzi con l’obiettivo di portare questo spirito innovativo anche lì e mosso dal desiderio di iniziare un’esperienza di managerializzazione. Da allora, ha trascorso quasi due decenni alla guida del marketing e della comunicazione dei brand Grisbì, Mr Day e Matilde Vicenzi, che compongono Vicenzi Group. 

Come si lascia il segno in un’azienda?

Cristian Modolo ci ha raccontato che qualsiasi sia l’esperienza lavorativa che si intraprende, specie nelle aziende padronali del nordest, vi sia un elemento fondamentale, da cui tutto il resto può avere inizio: la capacità di adattamento al DNA aziendale.  

Oltre a questo, è molto importante avere una consapevolezza del proprio ruolo, specie se questo è legato al marketing, funzione che spesso risulta difficile da argomentare e da far capire, specie all’interno di aziende piccole.

Ma come può il marketing lasciare il segno in un’azienda? Gli ingredienti per raggiungere questo obiettivo sono 3, nello specifico. Bisogna avere fiducia, mirando a ottenere risultati nel lungo periodo, senza dimenticare di monitorare i trend che influenzano il mercato.  Ma non solo, sono necessarie una buona dose di capacità di coordinare le altre funzioni aziendali, spingendole a tirar fuori il meglio di sé, e l’attitudine a mantenersi continuamente aggiornati. Queste consapevolezze sono il prerequisito per avere un impatto positivo all’interno dell’azienda, indipendentemente dal reparto o dal contesto aziendale in cui si opera. 

Questa filosofia è stata la base del successo di molti professionisti del settore, anche se la strada è tutt’altro che semplice. Affrontare gli ostacoli richiede resilienza e determinazione, specie se si considera la natura sfidante del settore, dove il 97% dei prodotti lanciati sul mercato non sopravvive oltre tre anni. Tuttavia, trovare l’entusiasmo per lanciare, rilanciare e adattare le strategie è cruciale per superare gli ostacoli e lasciare un’impronta significativa e duratura nel tempo.

I consigli per i CMO del futuro

Un consiglio chiave per un giovane che aspira a lasciare il segno nel marketing è comprendere rapidamente che questa disciplina non si limita alla creatività, ma che richiede una solida comprensione dei numeri, che non sono importanti solo per le funzioni legate alla contabilità e all’amministrazione, ma anche per coloro che si occupano di marketing.

Imparare a misurarsi e misurare i risultati, infatti, è fondamentale per chi lavora in ambito marketing, e Cristian – in modo ironico ed efficace – ci ricorda che queste persone devono avere la divinità “ROI” nel loro DNA professionale.

Riflettendo sulle esperienze passate, inoltre, l’ospite sottolinea l’importanza, specie in un ambito come il suo, di investire nella costruzione di un network professionale, coltivando i rapporti con colleghi e i propri pari per arricchirsi e crescere come professionisti.

Cos’è il brand secondo Cristian Modolo

Un tempo il brand era percepito come un catalizzatore di passione, di valori e di tratti comuni, come accade nel classico – ma perfettamente calzante – esempio di Harley Davidson, il brand che attrae i motociclisti ribelli. In questo e in casi simili era il brand a stare al centro e i suoi fruitori entravano in contatto con esso in base ai loro interessi e alla loro affinità con il brand stesso. 

In questo senso possiamo dire che il marketing tradizionale cataloga e che noi, avendo l’abitudine di fare deduzione e tassonomia su fattori socio-demografici abbiamo sempre cercato di chiudere i brand in caselle, che ad oggi però perdono di significato. Al giorno d’oggi i social media e le community hanno fatto sì che ci si possa trovare su qualsiasi social, da qualunque località e qualsiasi sia la propria classe socio-demografica.

In conclusione, possiamo dire che in determinati contesti non è più la marca a focalizzare e a rappresentare il perno, ma che essa si ritrova ad essere ospite. Un ospite che, per entrare in una community, deve mettersi in punta di piedi e chiedere permesso, cercando di farsi comprendere da coloro che vi appartengono e di comunicare in modo autentico


L’Opinione del Brand Master

Trovo che questa chiacchierata con Cristian Modolo sia stata un’ottima fonte di ispirazione, non solo per i concetti interessanti che sono emersi, ma soprattutto per la panoramica che ci ha dato sulle dinamiche di una marca costituita da brand diversi

Il Gruppo Vicenzi, infatti, è un’azienda storica che dimostra una grande abilità nell’utilizzo di diversi brand come strumenti per creare opportunità di business rivolte a categorie di prodotti specifici.

Vincenzi infatti, pone sotto lo stesso cappello tre brand dalle identità e i target piuttosto diversi tra loro: Matilde Vicenzi è il fuoco della tradizione, Grisbì rappresenta il massimo dell’indulgenza e Mr Day parla a un target composto soprattutto da famiglie e ragazzi. 

Se trovi interessanti questi temi e vuoi approfondirli, scopri di più nel libro “Come posizionare un brand con il modello Iconical”. È una vera risorsa per professionisti di marketing, amministratori d’azienda e imprenditori, che ti aiuterà a esplorare il nuovo modello tridimensionale “Iconical Brand Positioning“, che analizza i settori merceologici in base ai benefici che guidano i consumatori all’acquisto!


Ti è piaciuta questa puntata? Segui anche le prossime.
Iscriviti al podcast su Spotify o su YouTube.


Pensi ci sia qualcuno di interessante a cui dedicare un episodio del podcast The Big Brand Button?
Compila la scheda di partecipazione nel nostro sito! 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *