The Big Brand Button | Michele De Vincenzo

L’ascolto del cliente pone le fondamenta per il successo: intervista a Michele De Vincenzo

Michele De Vincenzo, Chief Marketing Officer di PromoPharma, ci farà scoprire i segreti legati alla conduzione del team di marketing dell’azienda in cui lavora, dandoci spunti e insegnamenti importanti, dai quali traspare una maturità frutto di anni di esperienza e di un’elevata intraprendenza.

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Chi è Michele De Vincenzo

Michele De Vincenzo è il CMO di PromoPharma, azienda che produce integratori alimentari e dispositivi medici per la salute e il benessere delle persone.

Michele ha più di 25 anni di esperienza nel marketing e nel commerciale e ha lavorato come direttore marketing e marketing manager per molte aziende diverse tra loro, tra cui Philip Morris e TechnoGym, ma per anche in svariate agenzie di comunicazione.

Nella sua vita professionale, oltre alle esperienze di lavoro in aziende prestigiose, un denominatore comune è sempre stato la condivisione con tutti: collaboratori, clienti e stakeholder, perché ha sempre creduto che, soprattutto per coloro che si occupano di marketing e di brand, sia estremamente importante avere dei feedback. Solo in questo modo, infatti, è possibile portare sul mercato idee ottime. 

Il segreto per innovare  

Il mantra di Michele riguarda l’ascolto del cliente, che per lui ha un’importanza fondamentale e rappresenta la base per lo sviluppo della creatività e dell’innovazione.

A tal proposito, questo concetto assume importanza fondamentale se collegato ai concetti di prodotto e miglioramento. Il prodotto è l’essenza del contenuto che il marketing deve portare verso il cliente, ma il momento in cui si lancia un prodotto nel mercato rappresenta solo l’inizio di un percorso. Da lì in poi, infatti, seguirà un miglioramento continuo del prodotto.

Ed è proprio qui che entrano in gioco l’ascolto del cliente e del mercato, grazie ai quali si può migliorare e mantenere il prodotto aggiornato, in modo da farlo diventare ciò che il pubblico desidera.

Esiste la formula vincente per costruire un brand?

Ci sono diversi elementi fondamentali per la costruzione di un brand. Metaforicamente Michele costruisce una casa, le cui fondamenta sono il posizionamento del brand.

Bisogna avere molto chiaro il proprio brand positioning e sapere bene come si vuole essere percepiti sul mercato e cosa fare affinché questo accada. Ma non solo, il posizionamento è fondamentale perché permette a un’azienda di parlare in maniera chiara nei confronti di tutti i collaboratori, ma anche dei clienti e degli stakeholder

Per fare tutto ciò è necessario definire i propri point of difference, ossia gli elementi che differenziano una marca dalla concorrenza, e che nel caso di PromoPharma sono: innovazione, produzione, la community di medici e nutrizionisti e la qualità dei prodotti.

Una volta fatto ciò, bisogna definire la mission, che rappresenta il tetto della casa, il suo punto più alto, e racchiude la ragion d’essere dell’azienda in sé. 

Questi sono gli ingredienti che, insieme a uno storytelling coerente, permettono di dar vita a un messaggio chiaro e coinvolgente, grazie al quale differenziarsi in maniera unica sul mercato.

L‘importanza di condividere successi ed errori con un team coeso

In un reparto marketing il lavoro di squadra è fondamentale, da soli, infatti, non si arriverebbe da nessuna parte. 

In un ambiente simile contano moltissimo le  idee, la creatività e la perseveranza; ed è importantissimo valorizzare le competenze di ciascuno, che vanno oltre la gerarchia (elemento meramente organizzativo) e che sono complementari tra un individuo e l’altro. 

Per un buon lavoro di squadra ci vogliono 2 ingredienti: coesione della squadra e intelligenza emotiva (ovvero capacità delle persone di comportarsi nel modo giusto al momento giusto). 

Il proprio team, poi, assume enorme importanza anche quando si tratta di condividere successi e insuccessi. In questo ultimo caso, nel momento in cui ci si accorge di aver commesso un errore bisogna – specie se ci si trova a capo di un team come nel caso di Michele – avere l’umiltà di ammettere il proprio sbaglio, di confrontarsi con le persone davanti ad esso e di analizzarlo congiuntamente.

È proprio così che si riesce a migliorare insieme e a recuperare, ed è vero che “dagli errori che si impara”, nonostante spesse volte questo sia un aspetto durissimo da mettere in pratica.

Cos’è il brand secondo Michele De Vincenzo

Michele De Vincenzo pone spesso la seguente domanda alle persone che incontra durante i meeting: “ma secondo voi chi si occupa del brand all’interno di questa azienda?”. Quasi sempre la risposta che ottiene è “l’ufficio marketing”.

Ed è proprio in quel momento che Michele si trova a spiegare al suo interlocutore che il brand lo fanno tutti coloro che lavorano internamente all’azienda, perché ciò che conta maggiormente è l’esperienza che il cliente fa con il brand attraverso i diversi touchpoint a esso legati. 

Oltre a questo, possiamo dire ciò che fa la differenza è la coerenza tra quello che si promette e quello che si fa effettivamente nel quotidiano. Il brand sta proprio in questa coerenza, infatti i mezzi di comunicazione devono raccontare le stesse cose che raccontano tutti i giorni coloro che lavorano all’assistenza tecnica, al centralino, e in qualsiasi altra funzione aziendale. 


L’Opinione del Brand Master

Mi sento di dire che quest’intervista sia stata piuttosto illuminante.

Ciò che più mi ha stupito è stata l’estrema semplicità con cui Michele ha descritto alcuni concetti e le metafore che ha usato per esprimersi.

Comparare la costruzione del brand a quella di una casa è stata una vera mossa da maestro, soprattutto per la sua capacità di associare a ciascun elemento caratterizzante il brand una parte della casa, o uno specifico processo legato alla sua costruzione.

La maturità con cui il nostro ospite ha trattato alcuni argomenti, in particolare il tema del lavoro di squadra, hanno dimostrato un’elevata capacità di gestire le dinamiche di un team, caratteristica fondamentale per coloro che occupano la posizione di CMO, come lui. Ma soprattutto, sono frutto di anni di esperienza in questo ambito, passati a lavorare in team diversi e per aziende anche molto differenti tra loro.

Se trovi interessanti questi temi e vuoi approfondirli, scopri di più nel libro “Come posizionare un brand con il modello Iconical”. È una vera risorsa per professionisti di marketing, amministratori d’azienda e imprenditori, che ti aiuterà a esplorare il nuovo modello tridimensionale “Iconical Brand Positioning“, che analizza i settori merceologici in base ai benefici che guidano i consumatori all’acquisto!


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